Perché un nuovo sito sul lavoro?
C’era davvero bisogno di un altro spazio dedicato al lavoro? Il primo Editoriale di SudLavoro.it vogliamo aprirlo proprio con questa domanda.
Un interrogativo a metà tra i legittimi dubbi e una buona dose di provocazione.
Sì perché scegliere di impegnarsi in un portale che si occupi esclusivamente di occupazione e impiego vuol dire sapere di trovarsi di fronte ad uno scenario oggi quanto mai sconfortante: crisi economica, aziende che non ce la fanno, posti di lavoro persi … e ancora il malcostume delle raccomandazioni, il blocco del turn over nel settore pubblico, il miraggio delle pensioni.
Come se non bastasse, il passo successivo è pensare di aprire un sito che voglia parlare del lavoro al Sud. Fanalino di coda in Europa, davanti a Spagna e Grecia, il Meridione vanta il primato per livelli di disoccupazione: Campania, Sicilia e Calabria si attestano oltre al 20% secondo gli ultimi dati Istat ed Eurostat (aprile 2015).
Ed ecco allora la provocazione: davvero non ci si è stancati di non fare mai niente (o magari fare troppo poco) per risolvere la situazione?
Si alternano governi che sbandierano il lavoro come priorità con il risultato di aver portato precarietà ed impoverimento. Dicono la loro sindacati che sanno salvaguardare solo status quo senza tener da conto le nuove generazioni. E poi ci siamo noi con 3 milioni di neet: ragazzi che hanno rinunciato a studiare e cercare impiego.
SudLavoro.it nasce proprio dall’esigenza di fare qualcosa di importante. Guardiamo al Sud perché siamo convinti che proprio da qui si debba partire, da quella parte del paese che invita le proprie risorse ad emigrare come unica soluzione.
C’era così bisogno di SudLavoro.it perché questo non vuole essere un altro sito, ma un nuovo sito che sappia presentarvi notizie ed approfondimenti sul mercato occupazionale, dare visibilità alle aziende virtuose e ai giovani startupper, offrire gratuitamente annunci di lavoro selezionati dalla nostra redazione cui candidarsi.
L’obiettivo è dichiarato e ambizioso, la strada sarà sicuramente in salita, l’impegno e la professionalità garantite per andare oltre la sfiducia, per non dichiararsi sconfitti prima di cominciare la partita.
La redazione