Medici e Imprenditori, il franchising in salute
I primi due centri di medicina, salute e chirurgia estetica a Roma e Milano, seguiti poi da una fase di espansione con strutture affiliate nelle province di Roma, Lucca, Monza e Brianza. È la storia della catena Jenevì Medical che mediante il franchising nel settore salute apre il 2019 con in programma l’approdo anche in Veneto ed Emilia Romagna.
Il franchising si mostra quindi una formula di successo. Come dimostrano l’ultimo report dell’Osservatorio Federfranchising Confesercenti e i numeri del Centro Studi Salone Franchising Milano il numero di imprese franchisee affiliate in Italia ha superato quota 50mila per un fatturato complessivo di oltre 24 miliardi annui.
Anche nel settore medico il concetto di franchising sta sempre più prendendo piede in virtù dei vantaggi offerti dall’utilizzo di un marchio e una rete già consolidati, costi organizzativi e pubblicitari ridotti, assistenza e gestione semplificata soprattutto per un target – quello dei medici – poco formato in termini imprenditoriali.
La conferma arriva dal Rapporto Italia 2018 di Assofranchising, l’associazione di riferimento del settore, secondo cui “sono cresciuti tra gli altri i centri estetici, le cliniche e gli ambulatori medici”. Anche in campo medico e benessere, quindi, il professionista della salute si fa imprenditore reinventando la propria professione per essere competitivo a fronte di pazienti sempre più consapevoli e contesti che cambiano con grande rapidità.
“Da qualche anno ormai stiamo osservando un cambiamento anche nel modo di concepire la nostra attività che comincia ad essere considerata un’impresa commerciale a tutti gli effetti” – dichiara il Direttore Scientifico e Responsabile del gruppo Jenevì Medical dott. Antonino Araco – “Può essere complicato però per un neofita riuscire a destreggiarsi tra business plan, esigenze di branding, ricorso a strumenti di web marketing. L’esperienza del nostro franchising nasce allora proprio per offrire una soluzione ai colleghi che fanno il loro ingresso sul mercato benché privi di competenze imprenditoriali offrendo loro il sostegno della prima catena italiana di medici per medici”.