Legge di Bilancio 2021, per chi assume al Sud
Per chi assume al Sud ecco le nuove opportunità per l’anno appena cominciato. Infatti sono numerose le novità contenute all’interno della Legge di Bilancio 2021. Il riepilogo di tutte le principali misure previste sul tema di lavoro al Mezzogiorno.
Sgravi per assunzioni giovani. Per l’occupazione giovanile degli under36, sono previste agevolazioni importanti per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Viene infatti riconosciuto un esonero contributivo pari al 100 per cento, per un periodo massimo di 36 mesi a livello nazionale. Per il Sud tale esonero si estende sino a 48 mese: valido per le assunzioni in sedi produttive ubicate in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Esonero contributivo al Mezzogiorno. Per contenere il perdurare degli effetti straordinari sull’occupazione, determinati dall’epidemia di COVID-19 in aree caratterizzate da grave situazione di disagio socio-economico l’esonero contributivo si stabilisce in misura pari al 30% fino al 31 dicembre 2025; in misura pari al 20% per gli anni 2026 e 2027; in misura pari al 10% per gli anni 2028 e 2029.
Misura “Resto al Sud”. Aumenta la platea di destinatari dell’iniziativa. Infatti si è deciso di elevare da 45 a ben 55 anni l’età massima per l’accesso ai contributi a fondo perduto volti a promuovere la costituzione di nuove attività libero professionali o imprenditoriali da parte di giovani nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Proroga dei crediti di imposta. Vengono inoltre prorogati al 31 dicembre 2022 i crediti d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo). Non solo, all’interno della Manovra trova spazio anche la proroga per il credito d’imposta relativo agli investimenti in attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese operanti nelle stesse regioni.
Credito d’imposta per ricerca e sviluppo. Da segnalarsi anche la proroga con maggiorazione, fino al 31 dicembre 2022, per il credito d’imposta che fa riferimento agli investimenti in attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese operanti nelle regioni del Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
Questi i principali interventi previsti a livello normativo. La speranza è che tali misure possano rivelarsi utili per incentivare chi assume al Sud ad accrescere la voglia di investire e credere nelle risorse umane. E’ quello che ci serve per ripartire in questo nuovo anno.