La carica degli 81mila
Ottantunomilacentocinquanta. È il numero della gente che spera, che ci crede, che ci prova. Sono gli aspiranti candidati del maxi-concorso per 2.800 tecnici al Sud di cui, noi di SudLavoro, tra i primi avevamo dato notizia.
È il dato da cui vogliamo partire per il nostro Editoriale di Maggio, pubblicato in un giorno simbolo: quel primo Maggio, festa dei Lavoratori, che ha progressivamente perso significato se il lavoro non c’è più e quindi nulla da celebrare.
Degli 81.500 giovani come è normale pochi arriveranno alla metà finale, superando le prove e poi arrivando all’agognato posto nella pubblica amministrazione. Ma tutti dimostrano che, quando le occasioni si presentano, il Sud risponde presente.
Soprattutto donne (55,2%) e giovanissimi: con un’età media di 35,4 anni e quasi il 30% di età inferiore ai 30 anni. La maggioranza delle candidature (30.092, pari al 30,3% del totale) riguarda il profilo di funzionario esperto amministrativo giuridico (169 posti). E da dove arrivano i giovani aspiranti? Soprattutto da Sicilia (20.381 domande) e Campania (18.361 richieste).
E poi altro spunto da non sottovalutare: ci sono istanze di partecipazione di chi risiede all’estero: costretto a lasciare l’Italia per lavorare ma con il suo paese sempre nel cuore e pronto a rientrare.
Talenti che hanno voglia di mettersi in gioco, dopo anni spesi sui libri. È questo l’altro dato che emerge a dimostrazione di quanto il Mezzogiorno possa contare su profili specializzati che chiedono soltanto spazio: è in possesso della laurea magistrale il 40,4% di loro, della specialistica il 6,6%, della triennale il 33% e del diploma di laurea il 19,8%.
Ecco che allora questo Editoriale è dedicato ai nostri ragazzi che vogliono emergere e realizzarsi. E in particolare ci rivolgiamo ai 78mila aspiranti che rimarranno fuori, non vincitori del Concorsone. Continuate a crederci e un giorno ce la farete. Intanto, grazie.