Social Jobs, tra divertimento e lavoro
Per un sito come il nostro, dedicato alle opportunità di lavoro a disposizione online, appare doveroso dedicare una serie di approfondimenti a quello che oggi è lo spazio d’eccellenza per l’incontro/scambio in rete: i social network.
Pensati come strumento di svago, per informarsi o dare vita alle proprie passioni, in breve tempo i social si sono rivelati canali utili a 360 gradi nel connettere le persone e creare relazioni. E se il lavoro altro non è che uno scambio quotidiano di relazioni, perché non pensare a questi siti come opportunità per la ricerca di un’occupazione?
Conversare, partecipare, condividere. “I mercati sono conversazioni”. È la prima delle 95 tesi del Cluetrain Manifesto, il documento stilato nell’ormai lontano 1999 (sul web gli anni vanno ancora più veloci) da Rick Levine, Christopher Locke, Doc Searls e David Weinberger. L’obiettivo degli autori era individuare i punti di riferimento del nuovo mondo interconnesso.
Come sfruttare i media di ultima generazione? Cosa ne sarebbe stato di Internet all’alba del nuovo millennio? Ma soprattutto come devono rispondere imprese e aziende alle richieste di un mercato coinvolto da un processo così rivoluzionario? Richiamando apertamente le tesi di Lutero che diedero il via alla riforma protestante, il saggio si occupa della riforma dei nostri tempi data dalla costante crescita dell’Information Communication Technology. È stato soprattutto l’online ad aver sradicato vecchie convinzioni e ad aver comportato un necessario ripensamento del proprio modo di agire. Ne vale la sopravvivenza. Non conta più soltanto essere presenti, diventa fondamentale comunicare e interagire. Bisogna tornare a parlare con le persone, soprattutto con i potenziali clienti. Se il mondo corre, è necessario andare ancora più veloci. E la parola d’ordine è una sola: conversazione. Ad anni di distanza possiamo ammettere che le tesi del Cluetrain Manifesto si sono rivelate esatte. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare, però, un’evoluzione così massiccia del world wide web a livello di interazione tra siti e utenti. Nel 2004 Tim O’Reilly coniò per la prima volta il terminie web 2.0. Si apriva una frontiera inedita, url ed indirizzi pensati non più soltanto per la mera fruizione di dati ma come strumento di confronto e discussione. Quindi via libera a contenuti multimediali, moltiplicazione degli ipertesti, wiki e blog. In una parola sola, in questo caso: partecipazione.
Siamo sempre più connessi. Attraverso internet riusciamo a leggere succede nel mondo, vediamo strade e percorsi, paghiamo le bollette e otteniamo le informazioni di cui abbiamo bisogno. C’è però un fenomeno che ha preso piede anche in Italia negli ultimi anni e che racchiude al meglio le due keywords conversazione e partecipazione. Sono i social network: il trionfo della condivisione.
La rivoluzione è compiuta. Grazie a queste nuove piattaforme informatiche tutti hanno la possibilità di creare una propria identità cibernetica, la vita reale e quella virtuale si sovrappongono. C’è chi riesce a rimanerne fuori ancora, non si sa ancora per quanto tempo. Se allora la maggior parte di noi è diventata social, cerchiamo di capire come sfruttare al meglio questa presenza.
Prima puntata, primi social. Dedicheremo una serie di articoli ai maggiori social network declinati in chiave lavoro. Ecco quelli da cui, per il momento, si può cominciare.
Aspiranti Fotografi. Pinterest è un social network fondato nel 2010 da Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra dedicato alla condivisione di fotografie, video ed immagini. Basato sull’idea di creare un catalogo on-line delle ispirazioni, Pinterest permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta di immagini in base a temi predefiniti o da loro generati. Il nome deriva infatti dall’unione delle parole inglesi pin (appendere) e interest (interesse). Gli utenti sono passati da 1,2 milioni ad agosto 2011 ad oltre 4 milioni a novembre 2011, che sono poi diventati 11 milioni a gennaio 2012. Ora Pinterest è tra i 100 siti web più visitati al mondo, al trentanovesimo posto nell’Alexa Rank.
Videomaker Creasi. YouTube è un sito web che consente la condivisione e visualizzazione di video. Di proprietà di Google Inc. da ottobre 2006, è il terzo sito più visitato al mondo dopo Google e Facebook. L’azienda ha sede a San Bruno (California) e utilizza Adobe Flash Video per visualizzare una vasta gamma di video. La maggior parte dei contenuti su YouTube viene caricata dai singoli utenti, anche se le società dei media tra cui la CBS, BBC, VEVO e altre organizzazioni offrono parte del loro materiale tramite il sito, come parte del programma di partnership di YouTube.
Musicisti all’arrembaggio. Myspace è una comunità virtuale, e più precisamente una rete sociale, creata nel 2003 da Tom Anderson e Chris DeWolfe. Offre ai suoi utenti blog, profili personali, gruppi, foto, musica e video. I server sono a Santa Monica, California, e a New York. Grazie a questo spazio su internet, artisti e gruppi musicali come gli Arctic Monkeys, Lily Allen, i Belladonna, Mika ed i Cansei de Ser Sexy sono diventati famosi in tutto il mondo ancora prima di mettere effettivamente sul mercato i loro dischi.