Tra lavoro e… calcetto
“Il rapporto di lavoro? Si tratta prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum“ – Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro della Repubblica Italiana.
Non si tratta di uno scherzo, né di una battuta tra amici al bar e nemmeno di un’osservazione lasciata cadere e figlia dello sconforto dopo giornate passate a scrivere email agli uffici risorse umane, senza risposta.
È invece l’invito che la massima Istituzione dello Stato nel settore occupazionale lancia ai giovani: tradotto, lasciate perdere studio e competenza bensì circondatevi di buoni amici e sarete ben ricompensati.
Non ci giriamo troppo intorno. Sappiamo come oggi contare su una rete di conoscenze e/ raccomandazioni aiuti molto, anzi troppo, nella ricerca di un impiego. Da nord a sud.
Però davvero non ce la sentiamo di far passare un messaggio che, se accettato con rassegnazione, toglierebbe qualsiasi significato al nostro ‘lavoro quotidiano’, ad un sito come SudLavoro.it che si sforza di dare opportunità a chi ‘non ha santi in paradiso’.
Non è nostra intenzione gettare la croce sul Ministro Poletti che poi ha specificato meglio il senso del suo pensiero: “Voglio chiarire che non ho mai sminuito il valore del curriculum e della sua utilità. Ho sottolineato l’importanza di un rapporto di fiducia che può nascere e svilupparsi anche al di fuori del contesto scolastico”.
Non riusciamo però a comprendere come sia possibile banalizzare in questi termini quello che rappresenta un vero e proprio dramma sociale e generazionale.
Al Ministro Poletti vorremmo ricordare che qui, al Sud, non è poi così facile seguire il suo consiglio e sviluppare una rete di contatti che sappia tornare utile un domani.
Lo invitiamo nel nostro Mezzogiorno dove non ci sono i campi di calcetto (o tennis, o golf) dei circoli rinomati e prestigiosi.
Qui troverà il calcetto che si gioca in strada, tra polvere e asfalto. E fare un ‘gol’ non ci sarà d’aiuto per continuare a resistere, e vivere.